Stai rispondendo al messaggio di: Calabria Logos
[28-03-2007, a 00:20]
Re: strumenti "altri" nella musica etnica
Salve compagnia !!!
Se permettete mi inserisco anch'io in questa discussione seria così la smetto di giocare agli indovinelli!
Marcello ha raccontato l'episodio di Andrea Sacco in sala di incisione ... ebbene i cantori della sua portata posseggono una forte padronanza di determinati repertori per cui la loro abilità la manifestano ugualmente al di là del tipo di chitarra che "montano in sella". E' questo il talento che non si spiega a parole ... è un pò come dire "attori si nasce" volendo fare il parallelo con cinema e teatro.
Il motivo essenziale va riscontrato nel fatto che essi sono i veri depositari di una memoria sonora della loro terra della quale riescono a far rivivere storie e leggende.
Non possiamo noi musicisti contemporanei che abbiamo, a differenza loro, la possibilità di utilizzare strumenti "altri" nella musica etnica, essere artefici di un cambiamento senza tener conto dell'acquisizione di elementi musicali trascorsi. Dai suonatori del passato dobbiamo ereditare l'anima musicale per poi applicarla sugli strumenti, qualsiasi essi siano ... e cercare di migliorarla tecnicamente avvalendoci del grande patrimonio che ci proviene dalla musica occidentale che è (ed è fuor di dubbio) molto vasta e ricca.
Noi musicisti/appassionati di musica popolare siamo consapevoli della peculiarità certamente più povera di tale musica rispetto a quella colta ma allo stesso modo siamo consapevoli dei grandi significati che un prodotto folclorico racchiude in sè.
La musica popolare non è costretta ad accaparrarsi l'attenzione dei critici e degli impresari.
Nei nostri raduni tutti possono partecipare all'esperienza musicale, tutti cantano e danzano in piena libertà. Non esiste rito in ambienti rurali che non sia accompagnato da canti ... i canti come linfa vitale del vivere sociale ... la musica che è perfettamente integrata nella vita di comunità essendone una componente indispensabile.
Parliamoci chiaro: noi non possiamo vivere la musica popolare alla maniera di Andrea Sacco non potendo sfuggire al tipo di cultura in cui siamo cresciuti e ci siamo formati.
Però dobbiamo essere attenti osservatori e fare le giuste differenze tra i due mondi.
Constateremo di non essere evoluti rispetto al passato ma di essere semplicemente cambiati.
E, purtroppo, per quanto riguarda i rapporti umani non siamo cambiati in meglio !!!!
|
|