Stai rispondendo al messaggio di: Antonio
[12-02-2010, a 22:43]
Re: strumenti "altri" nella musica etnica
vorrei aggiungere un aneddoto:
una delle migliori suonate che mi ricordo l'ho fatta una sera che avevo costruito un berimbau con una canna e la nocce di cocco, un mio amico ha preso in mano le tabla dicendo "ma te le sono alla Viterbese" e un altro amico improvvisava con uno strumento giocattolo di non meglio precisata provenienza...da una improvvisazione li ho portati piano piano a "riturnella" e siamo andati avanti così per venti minuti .... l'unica cosa che posso dire e che c'era solo sincerità e voglia di divertirsi essendo il pubblico costituto da una sola persona, il proprietario della casa in cui suonavamo...
non sono gli strumenti a fare la musica
bisogna stabilire gli ambiti in cui una determinata performance avviene...
Capisco benissimo chi si sente offeso dal figlio di papà che imbraccia una chitarra carpinese per la muntanara e una calabra per fare una sonata con la lira...oppure chi si sente infastidito dalla tarantata di turno che ti molla uno schiaffo mentre agita le braccia in aria come ha visto fare su "sangue vivo"...
ma starei attento anche a dare giudizi di sincerità riferendoli ai suonatori del passato perchè anche loro erano preda di manie di protagonismo più o meno mal celate...Mi spiego meglio:
durante la proiezione a Carpino del documentario su Andrea Sacco una persona che lo conosceva mooolto bene non ha lesinato commenti a dir poco infamanti verso di lui...solo invidia?
P.s.: mi pare di cogliere nei confronti della musica pugliese in generale una sorta di avversione i questo forum; capisco che la superiore esposizione mediatica degli ultimi tempi la abbia in molti casi snaturata
ma mi pare pure che ci abbia permesso di conoscere anche realtà bellissime come Tonino Zurlo
Saluti, Antonio
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