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Stai rispondendo al messaggio di: Alfonso
[16-03-2007, a  13:53]
Re: quando una chitarra può dirsi battente ?
Caro Tommaso, riguardo al paragone col ponticello mi aspettavo questa tua risposta.. ma non sono d’accordo che i ponticello, mobili o fissi, svolgano la medesima funzione, certo servono ambedue a poggiare le corde e trasmettere le vibrazioni alla tavola ma lo fanno in maniera diversa e sopportando una diversa pressione, e non sappiamo questo quanto influisca sui risultati.. e poi c’è una funzione che quello fisso non può svolgere.. ho visto personalmente un suonatore, al momento di eseguire un brano particolare, spostarlo leggermente in avanti per adeguare l’accordatura alla voce.!. infischiandosene di provocare la scordatura della tastiera, tanto lui più giù del secondo tasto non andava..

Per quanto riguarda questa battente di Coppola, se non ci riesci prima, mi piacerebbe che ci andassimo insieme da questo signore, magari a giugno..

per quanto riguarda Michele, il nipote Michele, anche lui liutaio, dice che cominciò a fare battenti a fondo piatto per distinguerle da quelle del fratello.. evidentemente anche in famiglia c'era concorrenza..

Caro Tommaso, vedo che per quanto rihuarda la tradizione siamo d'accordo: "adeguarsi al tempo in cui si vive..", e a proposito di tradizione e di metodologia di costruzione se rivedi l'amico Giovanni Peduto chiedegli di raccontarti come è stata costruita la sua battente.. altro che abete della val camonica..

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