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Stai rispondendo al messaggio di: RonnaPaulina
[19-10-2007, a  16:45]
Re: il basso acustico
Pino scrive: "Ho visto, alcune volte, nelle esibizioni itineranti, usare con molta efficacia un basso tuba al posto di un basso a corde.Questo credo che sia ormai una cosa "tradizionale" ...

Per quanto riguarda il repertorio tradizionale montanaro dell'Appennino Emiliano, confermo l'osservazione di Pino. In particolare nella Valle del Savena (Bologna), gli antichi balli montanari "staccati" fino a una sessantina d’anni fa erano eseguiti da due violini e contrabbasso (oltre a volte da altri strumenti). La presenza del liròn o violòn (basso a 3 corde) era fondamentale per aiutare il suonatore a “staccare” e non legare il ballo, che doveva mantenere un movimento nervoso e “saltellato”. Contrariamente a quel che la gente “comune” immagina, la parte del basso era anche virtuosa, non si limitava ad un semplice alternare di tonica e dominante. Oggi il basso a 3 corde (liròn o violòn) è in regresso, ed è sostituito (come dice Pino) dal basso tuba ; in verità, già quando arrivò la fisarmonica, che pur con notevoli differenze, possedeva i bassi, a farne le spese fu subito il violone, troppo ingombrante; è di grande interesse ascoltare il basso tuba di Ariodante Minarini dei Suonatori della Valle del Savena, la cui parte è però forse un tantino più ricca di quanto non fosse un tempo quella del basso a corde. (da una ricerca a cura di Stefano Cammelli)

Ciao!

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