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Stai rispondendo al messaggio di: Pier Filippo Melchiorre
[08-02-2009, a  10:55]
Re: il basso acustico
Caro Alfonso,
ho capito che non scherzavi è solo che
lo strumento da me proposto è realizzato
con materiali di recupero (bacinella, palo di vanga, corda,
fil di ferro) nella sua versione originale e quindi
in sintonia con l'attggiamento popolare che
prevede il riciclaggio o comunque l'uso di
oggetti non più funzionali.
E in questo senso poteva essere interessante
utilizzrlo, anche se non appartiene alla nostra tradizione.
Quando sono stato negli USA ho avuto modo di
vedere da vicino questi strumenti e le bacinelle
sono bucate o ossidate a causa dell'uso per il bucato.
Se dovessi pensare a uno strumento che possa sostituire il basso
andrei su una rivisitazione in chiave "povera" del bassetto
magari semplificando forma, dimensioni.
Sto pensando seriamente di progettare uno strumento del
genere partendo dal bassetto in possesso del mio amico liutaio.
Ti ricordo che "lu rebbeco" era molto usato nel Piceno e qundi
sarebbe interessante recuperarlo.
Sarebbe più giusto ricostruirlo uguale,
avendone a disposizione una copia ma il problema
è sempre quello dei costi (costerebbe quando un buon violoncello)
e quindi, se voglio che qualcuno si possa avvicinare a questo strumento
inserendolo nelle formazioni di musica popolare,
bisogna dare un prodotto accessibile, utilizzando legni poveri o comunque locali,
forme meno elaborate, assenza di decorazioni, materiali di recupero,ecc.
In pratica è quello che auspichi tu nel dire che i liutai dovrebbero
avere due produzioni una spartana e l'altra più elaborata.
Avrei pensato quindi di adottare una forma che ricordi una ribeca
(da cui il nome popolare dello strumento) e quindi nei prossimi
mesi mi dedicherò alla preparazione di questo progetto.

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